31 maggio 2012

E' iniziata la stagione degli incendi

Il cassonetto andato a fuoco

Sta arrivando l’estate. E puntuali anche gli incendi. Focolai circoscritti. Confinati in determinati punti della città. Che bruciano e ripuliscono. E alleggeriscono. Che cosa? La raccolta rifiuti e i costi per sostenerla.   

29 maggio 2012

I MaliNati di Angela Bubba

La copertina del libro MaliNati di Angela Bubba

Quando Maria, la madre di Federica Monteleone, risponde alla fatidica domanda, quella che le fanno tutti: “Perché è morta?” sommessamente dice di non saperlo. Il momento è struggente. E si guardano. Angela si sente impotente. “C’è posto solo per il dolore in quell’istante. Il suo dolore, e non il mio”. Lei non è mamma: “Sono nata ma non ho fatto nascere nessuno, di me e del mio corpo non so ancora niente perciò”. Ma una cosa la sa: “Quando un figlio perde un genitore viene chiamato orfano, ma quando un genitore perde un figlio non c’è nessuna denominazione possibile. Mary, nessuno ha inventato la tua parola e la mia parola”.

I love you Zeman



"Siamo sempre lì, nel nostro why e nel rispettivo because"
La polizia a Coverciano, i parrucchini perquisiti di Conte, il calcioscommesse, gli slavi, gli ungheresi - che sono poi un modo abbastanza elementare e xenofobo per sviare l'attenzione dai vari Beppe Signori - l'Opinione di Moggi su Libero, stanno tutti lì in quel why e nel rispettivo because.
Anche in questo caso, l'ennesimo fatto di porcheria, scorrettezza, trucco, nelle faccende italiane c'è ancora chi scrive di calcio e chi soprattutto lo legge. Questa non è una filippica contro i pallonari, ma è ribrezzo per quello che i pallonari sopportano in nome della loro passione. 

28 maggio 2012

Sellia Marina: fin che la barca va… lasciala affondare


Neanche tre anni fa, festeggiavano sul carro dei vincitori, sventolando bandiere e urlando a squarcia gola. PD,PDL, UdC e Adc, c’erano tutti, uniti per Giuseppe Amelio Sindaco;quasi un pentapartito, quasi; una vittoria preannunciata la loro, di quella che poi venne ad essere la “NUOVA”Amministrazione (di seconda mano) rileggendo i cognomi di quelli già candidati nel 2004, capace secondo i più di far risorgere la cittadina con ben 680 voti di scarto; una fiducia plebiscitaria, data a chi si pensava in grado di mantenere “stabile” il profilo amministrativo con il “consenso” popolare “acquistato” con l’affabilità e la serietà e non con le solite e becere promesse. La stessa serietà che oggi li ha portati a scannarsi l’un l’altro facendo emergere con il più antico tra i giochi politici, ovvero lo scarica barile una sorta di corsa all’apparenza dettata da una voglia sfrenata di chi vuol sembrare “lindo” e “integro” e non “unto” e “bisunto”. Per i più maliziosi questa però potrebbe essere solo un’operazione politica di chi non vede oltre il proprio naso, sperano che i futuri votanti vengano colpiti  ancora una volta dal morbo di Alzheimer nel giorno delle elezioni o da una cecità improvvisa così da dover essere accompagnati e guidati nell’apposizione della X, ed avere vita facile alle prossime elezioni, scaricando tutte le colpe sull’operato del Sindaco che non potrà ricandidarsi, cercando di scendere in punta di piedi dal carro dei vincitori del 2009, lo stesso carro che si usa a Carnevale.  Forse è tutto uno scherzo, ma si sa, a Sellia Marina come a Carnevale ogni scherzo vale.
E l’opposizione? Non riesce proprio ad essere cattiva. Continua a collezionare gol "mangiati".
manifesto apparso due settimane fa su tutte le bacheche comunali

27 maggio 2012

Scopelliti e il piano di rientro della Sanità. Vittime e proteste.


Dopo il ridimensionamento degli ospedali, in Calabria scoppia il caos. Non ci sono strutture alternative create per far fronte alle richieste della popolazione. E mentre il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, celebra il suo modello "rivoluzionario", il prezzo più alto viene pagato dai paesi montani.

24 maggio 2012

La farsa della riapertura della discarica di Alli


Cravatta rosa per il governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti. Blu per il neosindaco di Catanzaro, Sergio Abramo. Polo casual per il Commissario per l’emergenza ambientale,Vincenzo Speranza. È un giorno importante. La riapertura della discarica di Alli. Dopo il sequestro da parte della magistratura per inquinamento ambientale e frode fiscale.

23 maggio 2012

23 maggio 1992 - 23 maggio 2012: Vent'anni.


 E' il 23 maggio 1992 quando alle 17 e 56, all'altezza del paese siciliano di Capaci, cinquecento chili di tritolo fanno saltare in aria l'auto su cui viaggia il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre uomini della scorta, Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo e Vito Schifani. 



“Si muore generalmente perché si è soli o perché si è entrati in un gioco troppo grande. Si muore spesso perché non si dispone delle necessarie alleanze, perché si è privi di sostegno. In Sicilia la mafia colpisce i servitori dello Stato che lo Stato non è riuscito a proteggere” Giovanni Falcone

22 maggio 2012

Da italiano lo capisci, o almeno dovresti.


Da italiano lo capisci. Lo capisci che l’Italia è un paese arrivato alla deriva. Sempre se lo vuoi capire, eh, sia chiaro, perché gli indizi sono tanti e alcuni anche abbastanza evidenti. Altri un po’ meno, o piuttosto richiedono una memoria storica che, purtroppo, manca a molti. Ma insomma, lo si può vedere che ormai ci siamo ecco, che manca proprio poco alla totale perdita di dignità. Basta guardare la gente che esulta per la vittoria di certi tizi che fanno riferimento al più grande cabarettista italiano, al pari solo dell’uscente premier B. La gente applaude alla vittoria di ragazzi che non hanno trovato migliore alternativa che candidarsi a capo di un movimento, che sull’onda di comizi esilaranti quanto volgari, si propone come l’antipolitica. E forse anti lo è, ma non nel senso che vogliono intendere loro. Piuttosto nel senso letterario, se infatti politica viene dal latino “politikè”, che con “tèchnè” sottointeso, vuol dire “arte di governare la città”, anti dal latino “ànte” vuol dire “contro”, o se la intendiamo come preposizione significa  “invece di”. Eccola l’antipolitica,l’occuparsi di altro invece di occuparsi di amministrare la cosa pubblica.  

19 maggio 2012

Ma la mafia cos'è?


Io non penso che la mafia mette una bomba davanti il cancello di una scuola. Non lo penso perché vivo a Lamezia Terme, e la mafia la vivo ogni giorno. Non penso che la mafia, che da anni vive sul nostro territorio rubandoci tutte le risorse, usi un ordigno con 3 semplici bombole di gas. Non lo penso perché la mafia ha a disposizione migliaia di armi e di bombe, che farebbero invidia anche all'esercito americano. Non penso che la mafia colpisca una scuola, che è patrimonio di uno stato, lo stesso stato che permette alla mafia di speculare sul nostro territorio. Forse è il gesto di un folle, forse di qualche fanatico,forse di qualche delinquente. Ma una cosa posso dire con certezza, la mafia colpisce tutti quelli che lo stato ha individuato come scomodi. La mafia non è un cazzo, mettetevelo in testa tutti quanti, la mafia è solo il potere esecutivo, è solo la marionetta in mano a chi comanda davvero. "Politica e mafia sono due poteri che vivono sul controllo dello stesso territorio: o si fanno la guerra o si mettono d’accordo”, lo scriveva vent'anni fa Paolo Borsellino, eppure nessuno ancora oggi lo vuole capire, tutti quanti fingiamo di non sapere. Si organizzano parate, manifestazioni, iniziative per dire No alla mafia, e per organizzarle vengono chiesti contributi pubblici, vengono invitati sindaci e rappresentati dello Stato. Come se nessuno di noi sapesse che l'Italia ha abbastanza risorse per sconfiggere qualsiasi forma di criminalità, e laddove questo non fosse, potrebbe sempre chiedere aiuto ai carissimi "alleati" americani.

18 maggio 2012

Il cemento "sereno" e "speziale" di Lamezia Terme

Il cementificio Calme della famiglia Speziali

Il cemento fa le strade. Innalza i ponti. Fonda le città. Il cemento è “speziale” a Lamezia Terme. Il gip del Tribunale di Catanzaro, Antonio Rizzuti, ha assolto Rocco AnelloFrancesco Iannazzo e Antonio Giuseppe Salvatore Speziali per non aver usato violenza aggravata nei confronti di Salvatore Mazzei, messo fuori dai giochi nell’affare della cava di Curinga. Perché il fatto non sussiste. 

16 maggio 2012

Dalle Ceneri del Cartella


Cenere. È questo adesso quello che resta. C’è solo cenere tutt’intorno. Tutto il resto non c’è più, è stato bruciato da un fuoco che pensava di poter portare via dieci anni di lotte, di progetti, di diritti e di speranze. Cenere, ma pensate davvero che basti questo per fermarli? 

15 maggio 2012

Reggio Calabria. Centro sociale Cartella in fiamme.

Reggio Calabria. E' stato dato alle fiamme di notte. Col favore del buio. Ma prima lo hanno ricoperto di svastiche. Nonostante da mesi il collettivo denunciasse "minacce e sabotaggi", del centro sociale "Angelina Cartella" oggi restano le macerie. Eppure il più antico luogo di produzione culturale della città dello Stretto, è ancora lì. Aldilà dello scheletro di pareti. Perché non si può bruciare un'idea.

Si spegne un'altra operaia. E i sopravvissuti della Thyssen incontrano quelli della Marlane.


di Giulia Zanfino


Si era costituita parte civile nel processo contro gli amministratori dello stabilimento, ma alle udienze  e ai sit-in non ha mai partecipato. La malattia le aveva tolto le forze. Lei, però, non ha mai smesso di lottare. Giancarla è andata via così, ennesima vita spezzata risucchiata nella voragine della fabbrica dei veleni. 24 anni di lavoro in fabbrica, tra le mura della Marlane di Praia a Mare. Poi, nove anni passati a combattere il cancro. 66 anni, due figli, Giancarla D'Agostino è l’ultima vittima della fabbrica dei veleni di Praia a Mare, lo stabilimento calabrese Marlane/Marzotto.

14 maggio 2012

Lucrezia Valia è una Magnifica Presenza

Su Indiaut l'intervista a Lucrezia Valia, attrice nata a Catanzaro Lido e intervistata per il Blog Malesoulmakeup da Simona Tulelli. 


La sala trucco di Malesoulmakeup oggi ospita Lucrezia Valia, Mara ne Le fate ignoranti (2001) e Lou in Magnifica presenza (2012), di Ferzan Özpetek.
Lucrezia, oltre ad essere un’icona del regista turco, ha lavorato con Gianluca Fumagalli in Quasi quasi (2002), con Marina Massironi; ha partecipato a una Storia Qualunque per la regia di Alberto Simone, con Nino Manfredi, per Rai Uno; a Lo Zio d’America di Rossella Izzo, con Christian De Sica.
Si divide tra il cinema e il suo lavoro a tempo pieno come top venditrice per la boutique Pinko a Roma. Tra un aereo e l’altro, tra Saint Tropez e Parigi, mete di frequenti trasferte, abbiamo intercettato “Lu” per un’intervista allo specchio del suo cinema e della sua moda. 

'L'urna è puttana', ma dice sempre la verità!


Una volta mi sono laureato in Scienze Politiche, ergo dovrebbe essere tra le mie competenze 'leggere' il voto e trarne alcuni indicatori di massima. Sui manuali di Scienza Politica c'è scritto che il risultato elettorale può essere analizzato sotto il profilo statistico, politologico, sociologico, oppure, meglio, se con un approccio misto. E quindi mi ritornano alla mente i vari Weber, Durkehim, Parsons, quel Robert Dahl del 'familismo amorale', e tanti altri che non c'hanno capito na mazza!
Interpretare il voto al sud, sfugge ad ogni criterio o supposta esigenza di scientificità.

12 maggio 2012

Dopo il suicidio di una giovane laureata sabato Cosenza manifesta contro la precarietà


di Giulia Zanfino

Un salto nel vuoto, a soli 28 anni, per dire “basta” alla precarietà. Un gesto di ribellione estrema, che ha risvegliato le coscienze dei cosentini, portandoli a scendere in piazza sotto un unico slogan. “Precariato Mob_basta!”. Così sabato, alle 17:30 il movimento spontaneo “Oltre il Labirinto” si riverserà in piazza XI settembre dove si terrà un flash mob. Quando Lucia, 28 anni, brillante ingegnere di Cosenza, laureata con il massimo dei voti, si è tolta la vita saltando nel vuoto, annichilita dalla precarietà, non poteva immaginare che il suo gesto avrebbe trafitto un’intera città. La sua città. Perché la Cosenza di Bernardino Telesio, dopo questo gesto, non sarà più la stessa. Lucia ha lasciato una traccia indelebile. E il movimento è nato in rete attraverso i social network che hanno condiviso la lettera della madre, infrangendo i tabù di una città sofisticata.

74enne muore sulla 106

Il luogo dell'incidente

Un infarto e poi fuoristrada. Sulla fiancata di un pullman e infine su un muretto della 106. Poteva succedere una strage. È accaduto ieri mattina intorno alle ore nove a Sellia Marina. Il pensionato di Botricello, A. V. di 74 anni, che proseguiva in direzione Catanzaro, non ce l’ha fatta. È morto poco dopo in ospedale. Immediato l’arrivo dei carabinieri della locale stazione per le operazioni di soccorso e per accertare la dinamica dell’incidente.  

Maria Pia Chiarella, prossimo assessore allo Sport di Catanzaro

Sergio Abramo sindaco di Catanzaro

A volte gli uomini di governo fanno fatica a separare la vita privata da quella pubblica. Proprio non riescono. Fanno tutt’uno. Per esempio, in pochi si meraviglierebbero se Maria Pia Chiarellavenisse nominata assessore allo Sport del Comune di Catanzaro. Grazie a Sergio Abramo. Grazie a lui.

9 maggio 2012

CAULONIA E ROCCELLA: ARSENICO NELL’ACQUA. SOSPETTO INTERRAMENTO DI RIFIUTI

(Foto: internet)

C’è arsenico nell’acqua di Caulonia e Roccella Jonica, paesi incastonati nella provincia di Reggio Calabria, che si affacciano sullo Ionio. Perché se il limite previsto dalla norma è di 10 microgrammi di arsenico al litro d’acqua, dal 3 aprile i valori rilevati in quelle aree dal controllo annuale dell’ASP, oscillano tra i 43 iniziali e i 36 attuali microgrammi al litro. Per alcuni cittadini è panico, soprattutto a Caulonia, dove in alcune aree non sembra vi sia una mappatura dettagliata delle fonti che distribuiscono le acque, di abitazione in abitazione. La bolletta, però, arriva. Ed è salata. E a Caulonia il problema è più sentito nel centro storico, dove a oggi l’acqua è fornita dalla protezione civile. Il serbatoio che eroga l’acqua in quell’area, gestito dalla Sorical s.p.a., società a capitale misto che si occupa  dell’approvvigionamento e la fornitura all’ingrosso dell’acqua ad uso potabile in Calabria, è anch’esso contaminato. “Il problema ha origine dalla sorgente Finocchio, una fonte che nasce a 800 metri sul livello del mare, gestita dalla Jonica Multiservizi s.p.a. del Comune di Roccella” afferma Vincenzo Bombardieri, assessore all’Ambiente del Comune di Roccella Jonica. “Si tratta di un affluente della fiumara Amusa, che ha poi contaminato anche i serbatoi della Sorical, che stanno a valle, e portano l’acqua a Caulonia”. La Jonica Multiservizi s.p.a. che gestisce la fonte contaminata che scorre nel territorio di Caulonia, ha inviato 4 campioni all’università di Messina, per cercare l’origine del problema. Giacobbe Fragomeni, amministratore delegato della Jonica Multiservizi ci mette al corrente in via informale che il laboratorio ipotizza la presenza della “mano dell’uomo”. Un interramento di oggetti contenenti arsenico, dunque. Ma le analisi sono ancora in corso. E attualmente la Forestale sta effettuando i dovuti monitoraggi nel territorio antistante la sorgente. Ad essere interessate sarebbero 200 utenze e per bonificare l’area ci vorrà almeno un anno. Un fatto grave, perché dalla fonte scorre acqua oligominerale. Lo stesso Fragomeni sognava vi sorgesse “la casa dell’acqua”. A oggi il Comune di Roccella ha risolto temporaneamente il problema per gran parte della popolazione, sostituendo l’erogazione dalla fonte contaminata . Resta un 4% degli abitanti la periferia, che non ricevono ancora un servizio alternativo, e non possono usare l’acqua che scorre dai loro rubinetti per fini alimentari, come previsto dall’ordinanza comunale. A Caulonia il problema è più sentito per una fetta consistente della popolazione. E girano voci tra la popolazione di strani aumenti di neoplasie femminili e pediatriche, proprio negli ultimi anni. Soprattutto a Roccella Jonica. Ma sono voci di cittadini che vogliono restare anonimi. Il dottor Vincenzo Frajia, cittadino di Caulonia, da anni impegnato nel sociale, afferma che ci sono stati molti convegni di sensibilizzazione sulle neoplasie, soprattutto nel territorio di Roccella. Proprio perché un aumento c’è stato. Ma non si può ipotizzare, senza dati alla mano, che l’aumento di neoplasie sia dovuto alla contaminazione delle acque. E la sua affermazione stride con quella dell’assessore all’Ambiente del Comune di Roccella Jonica: “Non è assolutamente vero vi sia un aumento di neoplasie. Abbiamo i dati che provano che, in realtà, è più basso della media nazionale. Queste voci nascono da un meccanismo che scatta perché ci si impressiona facilmente. E’ molto probabile che la presenza di arsenico derivi dalla roccia, presente nella falda”. Il dottor Frajia, che vive a Caulonia, si interroga su un’altra questione: “Nel Comune di Caulonia non mi risulta vi sia una figura specifica che vigila o effettua analisi periodiche sui metalli pesanti nelle acque”. Ma dal sindaco uscente di Caulonia arrivano delle rassicurazioni: “Abbiamo fatto vari prelievi oltre a quelli dell’Arpacal e della Sorical. Le sorgenti di Caulonia non sono contaminate. Il problema si è presentato nel pozzo di Caulonia Marina, gestito dall’amministrazione, che arriva dalla fonte Finocchio, di Roccella. A mio parere la contaminazione delle acque dipende dal fatto che ci siano state delle piogge che sono penetrate nella roccia, vicine a un sito dove sorgeva una vecchia miniera di rame e ferro. Non essendoci attività entropica nella vallata, è l’unica spiegazione possibile. Abbiamo chiesto alla Sorical di intervenire per la potabilizzazione, e entro giovedì avremo una risposta”.  Intanto i cittadini chiedono chiarezza. “Siamo in una situazione di estremo disagio” afferma il dottor  Frajia “anche se non sono allarmato perché se c’è stato un avvelenamento è di origini antiche. Ora auspico che si faccia fronte all’emergenza e che questo stato di confusione cessi al più presto. Il paradosso è che le bollette sono di circa a 2 euro e 79 a metro cubo, mentre potremmo gestire le nostre fonti diversamente”. 

Giulia Zanfino © Redattore Sociale

6 maggio 2012

Grecia stiamo arrivando


Precario si suicida, piccolo imprenditore si suicida, dipendente licenziato si suicida. Disoccupato si suicida.
Mai un riccho nell'albo d'oro. 
Cosa sta succedendo? Questo è quello che mi chiedono. Per aver scritto un libro, un anno e mezzo fa; forse precursore forse no. Io, speravo di non aver ragione. Di  chi è la colpa mi chiedono.
Io non so rispondere o meglio potrei ma non servirebbe a nulla, se si scava in fondo, se ognuno scava in fondo al proprio io, la risposta la trova da solo. Tutto sta nelle scelte quotidiane e nella mentalità con le quali si affrontano . Il favore personale, l’appalto (truccato), il voto, il lavoro nero, la droga, l’alcool, il benessere, i vizi, il mutuo, la politica, l’ignoranza, piazza affari. Tutti contribuiamo a questo circolo vizioso che porta gli anelli più deboli a spezzarsi. Pensare che il lavoro nero e il denaro sporco stiano salvando molte vite ha portato a questo, alla morte degli onesti. Il comprare la droga ha portato a questo. L’anestetizzarsi ha portato a questo.  Dare retta a piazza affari e farsi travolgere dalla febbre dello spread come fosse un carro armato a questo ha portato. Il vivere oltre le proprie possibilità ha portato a fare debiti e quindi ai mutui. Il silenzio e l’omertà, il voto di scambio, delegare la propria vita, il pensare che una mano lava l’altra a questo hanno portato.
Ecco,ora sapete qual’ è la vera causa. La causa siete tutti voi, ma non temete, ci abitueremo anche a questo; ai consueti suicidi.

Electioneering

Electioneering: (dall'ingl.) l'atto di vestire o portare oggetti e ornamenti presso un seggio elettorale con l'intento di influenzare fino all'ultimo minuto l'elettore.

E i candidati davanti ai seggi invece? con il loro(nostro) armamentario di sorrisi e pacche sulle spalle, con l'indulgenza del caffé al bar, della stretta di mano sudata e invadente, con il permanente sottinteso "guarda che se non mi voti..."

Nel 1974 David Bowie prendeva spunto dalla società del controllo di 1894 di George Orwell per scrivere uno dei suoi album più controversi: suggestioni post-apocalittiche, riferimenti a orrende distopie (utopie negative), drammi esistenziali e conflitti interiori. Bowie affronta anche il tema della promessa elettorale: ma l'abbordaggio del Candidato si trasforma in un transfert, una 'fuga' verso  il proprio io più dannato fatto di droghe e drammi di strada, paure metropolitane e deviazioni di ogni genere.
Ad oggi la trovo la migliore spiegazione di quel senso di repulsione che si prova davanti ad un seggio elettorale calabrese, con politicante di ogni pasta, attenti e sorridenti, pronti a fare della loro invadenza una forma suprema di violenza interiore.

Anche io sono un Candidato. Vi chiedo scusa se anche io sorriderò e vi saluterò e vi stringerò la mano e vi ammiccherò. Ma vorrei che la vostra decisione sia libera!



 














CANDIDATO
(Bowie)

Ti proporrò un affare, come qualsiasi altro candidato.
Faremo finta di andare verso casa, perché è in gioco il tuo futuro.
Il mio scenario è sorprendente, ha addirittura l’odore della strada;
C’è un bar, in fondo, dove posso incontrare te e il tuo amico.
Uno ha scarabocchiato sul muro: «Sento l’odore del sangue delle tricoteuses»
Ed è quello che ha montato scandali in altri bar, (con le sue scritte).
Mi diverto un sacco con la gente maligna
Che diffonde voci, bugie e storie inventate

Una ti fa pure piacere e un’altra ti fa saltare i nervi;
Ma qualcuna ti fa desiderare di non esserti mai fatto vedere.
C’ è un negozio all’angolo che vende carta-pesta
E fa maschere antiproiettile, tipo Charlie Manson e Cassius Clay
Se volete ‘sta roba, ragazzi, pigliatela qui.
Allora tu gridi come un matto:
«Vieni qui! Ho bisogno di te! C’è qualcuno là fuori, per caso?!».
Un cosino nerboruto piagnucola: «Ehi, bastardo! Vieni qua!
Quando è buona, è buona davvero, ma quando è cattiva mi fa a pezzi!»
Se volete ‘sta roba, ragazzi, pigliatela qui.

Beh, nella strada dove abiti tu non potrei star fermo un attimo,
Perché ho messo tutto ciò che ho in un altro letto,
A un altro piano, nel retro di una macchina,
Nella cantina con la porta socchiusa come una chiesa.
Beh, mi sa che dovremo cercare altra roba,
Ma non possiamo smettere di provare finché non ci
spaccheremo il cervello,
Finché il sole non gocciolerà sangue sui giovani cavalieri sdruciti,
Che ti tengono a terra tremante di paura.

Credo che potremmo andar giù a battere ancora una volta:
Con te al mio fianco dev’essere bello.
Ci compreremo un po’ di droghe e guarderemo una band
Poi ci butteremo nel fiume tenendoci per mano.

5 maggio 2012

Il 118 nell’immobile confiscato agli Arena

L'immobile confiscato agli Arena

Il 118 nell’immobile confiscato agli Arena. È quanto sta valutando l’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro che ha già fatto un sopralluogo presso l’edificio di via Spina Santa di Sellia Marina.
Non solo un distaccamento del Pronto Soccorso. Lo stabile, costituito da tre piani e una mansarda, si presterebbe anche a Guardia Medica e un più volte richiesto Centro prelievi. Mediatore della trattativa è Vincenzo Tulelli, assessore alla Sanità del Comune. Attualmente i servizi sanitari, eccetto l’analisi del sangue, si trovano in località Chiubica, interamente di proprietà del Grande ufficiale dei Cavalieri di Gran Croce, Giuseppe Procopio, dove risiedono anche la Compagnia e la Stazione dei carabinieri, della Finanza e dei vigili del Fuoco, e la Chiesa parrocchiale Stella Maris. E sarebbe proprio l’affitto, diventato ormai troppo dispendioso per la Pubblicazione amministrazione, il pretesto del prossimo trasloco.


4 maggio 2012

Acri, interviste alla popolazione prima del comizio dell'eurodeputato Gino Trematerra




Chi ha paura di pronunciare il nome del senatore Gino Trematerra? Lo abbiamo scoperto facendo delle interviste ai cittadini di Acri, nel giorno del comizio di commiato del sindaco Trematerra, che lascia il paese per volare a Bruxelles da eurodeputato.

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