14 maggio 2012

Lucrezia Valia è una Magnifica Presenza

Su Indiaut l'intervista a Lucrezia Valia, attrice nata a Catanzaro Lido e intervistata per il Blog Malesoulmakeup da Simona Tulelli. 


La sala trucco di Malesoulmakeup oggi ospita Lucrezia Valia, Mara ne Le fate ignoranti (2001) e Lou in Magnifica presenza (2012), di Ferzan Özpetek.
Lucrezia, oltre ad essere un’icona del regista turco, ha lavorato con Gianluca Fumagalli in Quasi quasi (2002), con Marina Massironi; ha partecipato a una Storia Qualunque per la regia di Alberto Simone, con Nino Manfredi, per Rai Uno; a Lo Zio d’America di Rossella Izzo, con Christian De Sica.
Si divide tra il cinema e il suo lavoro a tempo pieno come top venditrice per la boutique Pinko a Roma. Tra un aereo e l’altro, tra Saint Tropez e Parigi, mete di frequenti trasferte, abbiamo intercettato “Lu” per un’intervista allo specchio del suo cinema e della sua moda. 

Malesoulmakeup has interviewed Lucrezia Valia, one of the favorite transexual actresses of Turkish director Ferzan Ozpetek. In the tradition of Malesoulmakeup we asked her to tell us about her experience in the film industry as a transexual, about the relationship with her own image and her vision of cinema regarding the roles of women and transgendered people. All covered up with fashion references. In fact, Lucrezia’s got a full-time job in the fashion industry.


Malesoulmakeup: Lucrezia, sei diventata famosa per il ruolo di Mara, la transessuale di origine calabrese che non torna nel suo paesino da prima della sua “trasformazione”, nell’ormai classico Le fate ignoranti di Ferzan Özpetek. Tu sei calabrese, come me (Simona Tulelli): quanto del personaggio è stato costruito sulla tua esperienza di vita e quanto, invece, il personaggio ti ha successivamente influenzata? 

Lucrezia Valia: Il personaggio di Mara è stato costruito su di me, da Gianni Romoli e Ferzan Özpetek, anche se io non ho mentito alla mia famiglia, anzi il contrario. Mara mi ha influenzato e continua a farlo ancora. Posso definirla decisamente un’amica fortunata. Per quanto mi riguarda, io sono il risultato di tutte le esperienze che ho vissuto. 

Malesoulmakeup: Nello stesso film viene citata una poesia di Nazim Hikmet: “In questa notte d’autunno/ sono pieno delle tue parole/ parole eterne come il tempo/ come la materia/parole pesanti come la mano/ scintillanti come le stelle. Dalla tua testa alla tua carne/ dal tuo cuore/ mi sono giunte le tue parole/le tue parole cariche di te/ le tue parole, madre/le tue parole, amore/ le tue parole, amica. Erano tristi, amare/ erano allegre, piene di speranza/ erano coraggiose, eroiche/ le tue parole/ erano uomini”. Cosa c’è di amorevole e materno nelle donne e di eroico negli uomini? Le parole, l’amore e il coraggio, hanno ancora bisogno di un genere? 
Lucrezia Valia: Amo questa poesia di Hikmet ma trovo che sia difficile generalizzare sui generi: ho conosciuto donne poco materne e uomini poco coraggiosi e viceversa. Adoro le donne materne così come mi piacerebbe raggiungere uomini coraggiosi. A trovarli!

Malesoulmakeup: La tua recente interpretazione cinematografica ti vede nuovamente diretta da Özpetek in Magnifica Presenza, candidato al David di Donatello in diverse categorie tra le quali migliore scenografo, miglior costumista e miglior truccatore. Magnifica Presenza è, appunto, un film visivamente molto seducente, in costume, dove si indossano abiti eleganti e retrò, pettinature d’altri tempi e un trucco marcato e curato: quanto del tuo lavoro nella moda ti ha ispirata e hai portato sul set? 
Lucrezia Valia: La moda è il mio lavoro ed è stata determinante: strade parallele. Io cerco di portare tutto con me sul set, tutto è importante.

Malesoulmakeup: I tuoi capelli corti ti conferiscono un’immagine lontana dallo stereotipo della trans esageratamente femminile e dal capello lungo e voluminoso. Anche io (Simona Tulelli) sono una donna dal “capello corto”È una scelta precisa? Cosa significa per una donna avere i capelli corti? 
Lucrezia Valia: Portare i capelli corti non è stata una strategia, ho semplicemente seguito il mio gusto. Nella vita amo “togliere” piuttosto che “aggiungere”. 
D’altra parte, non trovo che le donne con i capelli corti siano mascoline, anzi, la femminilità va oltre l’aspetto esteriore, significa per molte di loro una rivoluzione interiore, una forma di crescita spirituale. E noi amiamo gli uomini che sanno andare oltre.

Malesoulmakeup: Ci siamo conosciute su Facebook, ti ho trovata facilmente. Come gestisci il tuo rapporto con i social network e con l’immagine virtuale che tutti abbiamo? Internet come specchio dei nostri tempi?
Lucrezia Valia: Facebook è un mezzo per tenermi in contatto con persone lontane, un gioco dove posso dire e pubblicare tutto quello che mi piace. Internet è molto utile, ormai indispensabile per essere aggiornati su tutto e in modo rapido. Amo essere trovata facilmente.

Malesoulmakeup: Le donne nel cinema hanno quasi sempre ruoli circoscritti al vincolo dell’età e del ruolo sociale di madre/moglie/figlia. Le trans hanno ruoli circoscritti al loro passaggio identitario. Che futuro prevedi per l’una e per l’altra nel cinema? 
Lucrezia Valia: In questo momento il cinema, anzi l’arte in genere, manca di idee. Per un’attrice che matura e che non ha puntato la sua professione solo sulla bellezza e, al contrario, ha vissuto, amato, sofferto ed è invecchiata, ci saranno sicuramente nuovi ruoli da interpretare. Per quanto riguarda noi transessuali, ancora oggi siamo raccontate come prostitute. Ferzan con me è stato diverso! Io per lui, geniale, avevo un carattere e sopratutto una professione.

Malesoulmakeup: Specchio, specchio delle mie brame… Lucrezia, cosa ti aspetti dal futuro? 
Lucrezia Valia: Con molta fatica e con dedizione cerco di vivere il presente. Vorrei e cerco di lasciare andare il passato. Il futuro è lontano e mi fa 
paura.


Simona Tulelli


2 commenti:

Anonimo ha detto...

pezzo simpatico :)

Anonimo ha detto...

pezzo simpatico :)

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