14 maggio 2012

'L'urna è puttana', ma dice sempre la verità!


Una volta mi sono laureato in Scienze Politiche, ergo dovrebbe essere tra le mie competenze 'leggere' il voto e trarne alcuni indicatori di massima. Sui manuali di Scienza Politica c'è scritto che il risultato elettorale può essere analizzato sotto il profilo statistico, politologico, sociologico, oppure, meglio, se con un approccio misto. E quindi mi ritornano alla mente i vari Weber, Durkehim, Parsons, quel Robert Dahl del 'familismo amorale', e tanti altri che non c'hanno capito na mazza!
Interpretare il voto al sud, sfugge ad ogni criterio o supposta esigenza di scientificità.

Lasciamo perdere il fatto del tutto casuale che in Calabria la Sanità sia allo sfascio nonostante il 60% dei consiglieri regionali siano Dottori.
Lasciamo stare che a Catanzaro un voto costa 50€, e che probabilmente gli zingari sono più furbi dei calabrutti perché monetizzano hic et nunc il voto di scambio, senza cedere a quella incredibile credulità nella promessa elettorale perennemente non mantenuta.
Concentriamoci sulle Amministrative di Sersale. E lasciamo perdere anche le componenti socio-culturali del voto per cui è 'illeggibile' il voto di un disoccupato a candidati che si candidano per essere avvicinati a casa nonostante il loro posto fisso. E' un fatto di amicizia e pertanto è anche ammissibile.
Lasciamo perdere anche il livello di insoddisfazione per alcune scelte dell'amministrazione uscente e gli spot elettorali, sponsorizzati anche da Provincia di Catanzaro, tipo la serenissima strada Sersale-Cropani casualmente ultimata (?) due settimane prima del voto.
E lasciamo perdere anche la discutibilità delle scelte dei competitors alle elezioni (notazione autobiografica!).

Lasciamo perdere tutto e guardiamo al numero:




La lista e il candidato, la proposta politica, del centrosinistra non sono stati percepiti come una valida alternativa alla destra. Del resto una campagna elettorale trascorsa a discutere di consulenze e propaganda faraonica, ha avvilito la partecipazione politica: è vero che "con i comizi non si prendono voti", ma in pochi hanno avuto la possibilità di valutare la portata dei programmi amministrativi di Progetto Sersale e Centrosinistra per Sersale.
Il dato fondamentale di queste elezioni è però un altro: neanche Vendola avrebbe sconfitto la corazzata Tallini-Aiello!
Se nel centrosinistra si possono individuare alcuni errori strategici e tattici, le elezioni del 6 e 7 maggio ci consegnano un quadro abbastanza preoccupante. A Sersale esistono pacchetti di voti che si tengono nel congelatore e si utilizzano alla bisogna.
Giusto per una curiosità accademica confrontiamo i dati con le Regionali 2010.

  • Tallini Domenico ricevette allora 346 voti mentre il suo referente locale Berlingò 349, con straordinarie equivalenze sezione per sezione (51 a 48, 54 a 52, ...);
  • Aiello Pietro ricevette allora 312 voti, mentre Ardimentoso, colui "che lo serve da anni" (cit. comizio di Aiello a Sersale)*, arriva a 292 preferenze... una flessione che ci lascia sperare nel futuro!
* Come si desume chiaramente dal virgolettato di Aiello, l'espressione del comizio viene qui riportata intendendo che Francesco Ardimentoso, come militante storico e coerente di Forza Italia prima e PdL ora, è da sempre al "servizio politico del partito" e dei suoi dirigenti, nel senso di fornire il proprio contributo in termini di impegno personale per la crescita del proprio partito; è ben lungi dalla volontà dello scrivente dare adito ad errate interpretazioni che possano offendere l'onorabilità delle persone citate in questo post. [Nota del Blogger]



Risultati che certificano una assoluta e incondizionata fedeltà degli elettori agli eletti. Curioso in questi tempi di grillismo esasperato, di astensionismo, di ipercriticità verso il ceto politico!

Nobody, but ourselves, can free our mind.
[Nessuno, tranne noi stessi, può liberare la nostra mente] - Bob Marley

1 commento:

Anonimo ha detto...

Bellissimo questo articolo.

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