5 novembre 2012

La pensione, quando? Lettera aperta di Domenico Dragone

 Domenico Dragone
di Domenico Dragone
(ex dipendente Mitsubishi)

Non ho avuto la possibilità di studiare e non ne faccio una colpa a nessuno, erano altri tempi, provengo da una famiglia numerosa, costretta a emigrare al Nord. 
Quando arrivai a Milano avevo solo la licenza di terza media, mi iscrissi ad un corso serale per conseguire il diploma di perito meccanico. Lavoravo e studiavo, ne avevo le capacità, ma gli orari non mi permettevano di frequentare, arrivavo sempre in ritardo, a volte dopo ore perciò decisi che fosse stato meglio pensare solo a lavorare. Iniziai con la qualifica di apprendista meccanico, ma avevo l’ambizione di fare sempre meglio il mio lavoro, leggevo libri che parlavano di auto e motori, le serate passavano anche così, a volte uscivo solo che voi forse non capite cosa vuole dire essere chiamati " terroni" essere additati e sentirvi dire "Calabrese torna al tuo paese terun". Ma orgoglioso di essere calabrese continuai a lavorare, dove si accorsero delle mie capacità, da semplice operaio, mi affiancarono al capo officina, iniziai a frequentare dei corsi, d'altronde la meccanica mi è sempre piaciuta. Diventai capo officina. Un piccolo apprendista arrivato a Milano che fa carriera, man mano aumentarono le mie mansioni, di conseguenza anche lo stipendio, oltre ad essere il capo officina svolgevo mansioni di accettatore e collaudatore.
Faccio un piccolo elenco di marche di auto su cui sono intervenuto e importavamo: Innocenti, Rover e Land Rover, Seat, auto Russe Zaz e Moscovic, Chrysler, Hyundai, Kia, SsangYong , avevamo persino una squadra corse di moto con la mitica “Triumph Trident "vincitrice della 500 km di Monza con Vanni Blegi...., ma questa è un'altra storia, per ultimo Mitsubishi. Sono trascorsi così 32 anni nella stessa azienda, altri 5 li avevo fatti come apprendista in una piccola officina/elettrauto Lancia, ma ritorniamo alla Mitsubishi. Il gruppo Koelliker, per Milano è sinonimo da decenni di macchine di lusso. Ma nel 2008 Mitsubishi (Pajero, Colt) ha segnato - 23% nelle consegne, infatti il 4 dicembre dello stesso anno ci hanno lasciato a casa, 125 persone vengono messe in cassa integrazione. Esattamente un anno dopo, veniamo licenziati perché la crisi persiste. Strano caso che mogli e figli dei dirigenti rimangono lì a lavorare, per loro evidentemente le difficoltà economiche non esistono, accordi capestro fra azienda e sindacato. Che dite avevo le capacità di arrivare alla pensione? Mi mancavano altri tre anni per fare i 40 anni lavorativi, non ne bastavano secondo 37? Fra cassa integrazione e mobilità a settembre 2011 arrivo a fare i famosi 40 anni per poter andare in pensione, ma grazie al governo Berlusconi spostano la finestra di un anno, quindi bisogna arrivare a 41 anni, a settembre 2011 compio i famosi anni per andare in pensione, faccio regolare domanda tramite il patronato EPAS viale Renato Serra, 52 Milano. Vengo contattato dal contact-center integrato Inps-Inail consigliandomi che potevo andare allo sportello Amico per delucidazioni in merito a come fare domanda di pensione , informo loro che ho già fatto regolare domanda e ringrazio, fiducioso che a Ottobre 2012 andavo finalmente in pensione, ma dopo pochi giorni arriva la doccia fredda, una lettera da parte dell’INPS , la mia domanda di pensione n. 2099572700071 presentata il 05.09.2012 non è stata accolta motivazione? (La pensione non può al momento essere liquidata perché, pur avendo maturato i requisiti contributivi e quelli dell’età richiesti della normativa vigente, la prima finestra utile per il diritto alla pensione di anzianità è in data 01/01/2013, mi domando allora devo fare più di 41 anni, di porte e finestre ne ho talmente aperte che consiglierei di fare altrettanto ai vari governi, tecnici e politici. Però vengo informato che posso fare ricorso e impugnare il presente provvedimento… è vero che devo andare in pensione salute permettendo e grazie a loro sono stato ricoverato per ulcera e un fegato che fa i capricci e non solo il fegato …..voi vorreste che morissi?)
Da buon calabrese cerco di fare il duro e come il gran Totò in tasca porto sempre un amuleto, rimango sempre in attesa di avere notizie e per il momento saluto tutti voi che mi leggete.

Cordialità 
Domenico Dragone

7 commenti:

francesca ha detto...

orgogliosa di essere tua amica , tieni duro Domenico.
Uno dei nostri che si è fatto onore per capacità , auguri per tua pensione

antonio ha detto...

Domè sei un grande e pensa alla salute .

daniela ha detto...

Una storia che insegna moltissimo, soprattutto alle nuove generazioni.
circa un minuto fa · Non mi piace più · 1

Daniela Esposito Una vita iniziata in salita, tanta tenacia, forza di volontà e capacità.

daniela ha detto...

Daniela Esposito Un unico motto sembra caratterizzarla tutta: Non mollare mai, difendi con caparbietà i tuoi diritti e...lotta sempre per tutto quello che conquisterai !!!...sei un grande !!!

Anonimo ha detto...

COMMENTO TRATTO DA FACEBOOK----------

Anna Falcone Questi calabresi sono l'orgoglio del Paese e di tutti quelli che sono partiti dalla loro terra in cerca di un futuro degno. Grazie Domenico..
Domenica alle 23.49 tramite cellulare · Non mi piace più · 3

rodolfo perrone ha detto...

A Domenico tutta la nostra amicizia e vicinanza, la nostra solidarietà e la nostra stima.Egli è sempre presente in tutte le battaglie che si conducono per la tutela del nostro territorio e dimostra continuamente l'attaccamento alla sua terra. Alle istituzioni ed ai partiti non possiamo che dire che fanno schifo e che mortificare dei lavoratori così è indegno di un paese civile e che noi a loro auguriamo la ghigliottina per tutte le malefatte passate, presenti e future, visto che ancora continuano a rubare con rinnovato tono come i rospi.

domenico dragone ha detto...

finalmente la tanta attesa pensione è arrivata, grazie a tutti voi che mi siete stati vicini , con affetto domenico dragone

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