17 dicembre 2012

Loiero in casa Scopelliti

Saverio Nicola Loiero 
Saverio Nicola Loiero, la politica, ce l’ha nel sangue. Non riesce a vivere senza. Nel 2011, dopo dieci anni di sindaco a Simeri Crichi, rassegnò le dimissioni per candidarsi a Catanzaro, la sua città da avvocato. Risultò il primo dei non eletti. All’indomani della marcia indietro di Michele Traversa si ripropose nella città dei tre colli. Insieme aVincenzo Ciconte, il medico della Sanità di Palazzo Alemanni, ed altri partiti, sigle e associazioni, fondò il terzo Polo, ugualmente equidistante da Salvatore Scalzo eSergio Abramo.
Poi il sole si abbatté sul Pugliese Ciaccio. E lo sciolse. Finì a piede libero. E votò liberamente per il Pdl. Oggi ha raggiunto il suo sogno. Di stare vicino al governatore Giuseppe Scopelliti. È uno dei tanti consulenti che gli stanno affianco. “Tali professionalità – decreta la delibera di nomina - appaiono indispensabili in questa fase di riorganizzazione del nuovo e più incisivo ruolo che la Regione intende svolgere in seno alle Istituzioni dello Stato, delle Conferenze e delle altre Regioni”. E tra queste professionalità, nel tempo scelte dal governatore, ora è toccato a lui.Dodicimilaquattrocentoventotto euro in sei mesi. Due mila ogni trenta giorni. Puliti puliti.
L’articolo uno del mandato presidenziale lo obbliga a fornire la sua collaborazione professionale, a richiesta del governatore. Cioè, Scopelliti lo chiama alla bisogna, senza vincolo d’orario. Non è dato sapere quale sia la competenza o la peculiare consulenza di micro e macro politica, se è il caso di invitare e quando Gasparri o Berlusconi ancora in Calabria. Oppure se può essere controproducente un’ennesima partecipazione a Uno mattina per decantare le lodi dell’amata terra. Non si sa, ma c’è.
L’articolo due entra nel vivo del duro lavoro. Il consulente presenta trimestralmente una relazione “sull’attività svolta e sulle prestazioni rese attraverso pareri, proposte ed ogni altra attività”. In altre parole il consulente annota su un taccuino le volte che il presidente lo interpella e poi quello che gli risponde. Per ogni altra attività è da intendersi anche le pacche sulle spalle prima e dopo le udienze in Tribunale per le inchieste in cui è indagato incoraggiandolo a continuare. Oppure dopo gli attacchi dei soliti oppositori. In queste cose Loiero è il migliore. Scopelliti lo sa. Riesce a trovare la positività dovunque. Anche in mezzo alla polvere.
Era il suo sogno. Ed è diventato realtà. Essere governatore senza esserlo. Esserne l’ombra.

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