30 marzo 2013

Tu chiamalo se vuoi dissesto! #2

Dal blog Sersale2012:
Dieci giorni fa abbiamo informato i cittadini sulla deliberazione del Consiglio Comunale avente ad oggetto "Ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale".
A dire il vero ci saremmo aspettati dei manifesti di convocazione stile visita del Prefetto, o listati di tricolore come nel giorno dell'insediamento della Giunta Torchia, ma ci siamo accontentati di spulciare da soli l'Albo Pretorio on-line per scoprire che il Comune di Sersale è al DISSESTO FINANZIARIO.
Che cosa significa Dissesto?

La procedura di riequilibrio finanziario pluriennale presuppone una situazione di evidente deficit strutturale che potrebbe dar luogo al procedimento del c.d. “dissesto guidato”, ma che si svolge privilegiando l’affidamento agli organi ordinari dell’ente della gestione del risanamento. Anziché decretare lo stato di dissesto che comporterebbe la nomina di un commissario ad acta per il ripiano dello squilibrio finanziario, il Comune ha fatto ricorso alla procedura individuata dall'art. 243 (bis, ter, quater) TUEL, ponendo difatto un auto-commissariamento.
Sarà quindi l'Amministrazione - non un commissario - a dover porre in essere le soluzioni.
Come recita la deliberazione della Corte dei Conti, Sezione Autonomie:
Il Consiglio dell’Ente locale, nel termine perentorio di 60 gg. dalla data di esecutività della delibera di ricorso alla procedura, deve approvare un piano di riequilibrio finanziario pluriennale della durata massima di 10 anni, compreso quello in corso, corredato del parere dell’organo di revisione economico-finanziario. [...]
L’avvio della Procedura per il risanamento pluriennale, ancor prima dell’approvazione del piano, comporta la sospensione delle azioni esecutive, determinando una compressione dei diritti dei terzi creditori.
In altri termini l'Amministrazione ha attivato tale procedura di autocommissariamento che mette temporaneamente al riparo sia dai creditori che dal commissario prefettizio.
Il Consiglio Comunale a questo punto deve adottare un piano di riequilibrio decennale per:
  1. attestare la ricognizione di tutti i debiti fuori bilancio riconoscibili;
  2. deliberare le aliquote o tariffe dei tributi locali nella misura massima consentita;
  3. assicurare, con i proventi della relativa tariffa, la copertura integrale dei costi della gestione del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani e del servizio acquedotto;
  4. effettuare una rigorosa revisione della spesa;
  5. accedere al Fondo di rotazione per assicurare la stabilità finanziaria degli enti locali di cui all'articolo 243-ter, a condizione che abbia previsto l'impegno ad alienare i beni patrimoniali disponibili non indispensabili per i fini istituzionali dell'ente;
Il Fondo di rotazione per colmare i debiti fuori bilancio viene calcolato anno per anno in misura non superiore a 300€ per abitante.
Volgarmente parlando il comune innalzerà le tariffe dei servizi e dei tributi fino al limite massimo consentito, procederà alla vendita dei beni comunali e dovrà tagliare le spese (appalti, manutenzioni, acquisti, feste, costi di amministrazione, indennità al personale, ecc...).
Nella delibera per attivare la procedura adottata lo scorso 8 marzo, l'Amministrazione sostiene che tale grave situazione finanziaria è imputabile alle "procedure esecutive già in atto o di prossima concretizzazione, scaturenti da sentenze relative a contenziosi nati all'inizio degli anni novanta e da un numero considerevole di spese legali da corrispondere relativamente a tali contenziosi". L'Amministrazione fa riferimento alle sentenze relative ad alcune procedure d'esproprio non formalizzate, tra cui anche l'annosa vicenda di Palazzo Colosimo, per la quale il Comune dovrà corrispondere alla famiglia Colosimo un indennizzo che si aggira attorno a 2 milioni di euro. [Importi per i quali non basterà il Fondo di rotazione, stimabile ad un calcolo ottimistico in circa 1.4 mln (300€ X 4797 abit.)]
Nella deliberazione il Comune però prende anche atto della deliberazione n° 340/2012 della Corte dei Conti Sezione Regionale di Controllo Calabria:
ESAMINATA la documentazione prodotta, in ordine al rendiconto 2010, dall’Organo di revisione del Comune di SERSALE (CZ) - abitanti 4.852 e acquisita con prot. n. 0007152 del 8 novembre 2011;
VISTE le note n.1658 e 1659 di prot. del 5 aprile 2012, con le quale il Magistrato istruttore ha instaurato regolare contraddittorio con l’Ente e con l’Organo di revisione, chiedendo ulteriori elementi ad integrazione del questionario trasmesso dal Revisore;
ESAMINATE le controdeduzioni prodotte dal Sindaco e dall’Organo di revisione con nota prot. n. 2411 del 26 aprile 2012 ed acquisita agli atti al n. 1955 di prot. del 27 aprile 2012;
In questa deliberazione la Corte dei Conti Calabria evidenzia per il Comune di Sersale:
  • elementi di criticità derivanti dall’incapacità di realizzare nell’anno la massa attiva delle entrate proprie derivanti dalle entrate tributarie ed extratributarie (incapacità di riscossione);
  • notevole difficoltà connessa al pagamento dei residui passivi nell’ambito, condizione che è sintomo di inefficienza nella gestione finanziarie delle risorse (incapacità di prevedere le uscite) - "La presenza di anticipazioni di tesoreria non rimborsate è il segnale di una condizione di precarietà degli equilibri finanziari, della loro inattendibilità";
  • indebitamento per il 2010 pari ad €. 8.267.381,30: la consistenza dei debiti di finanziamento non assistiti da contribuzione ammonta ad €. 5.828.567,61, il 184 % ca. sul totale entrate correnti (€. 3.171.766,15) - (incapacità di far fronte ai debiti contratti);
  • La gestione di competenza è influenzata da entrate di carattere non ripetitivo (recupero evasione tributaria, sanzioni codice della strada, proventi da terreni comunali e da concessioni lotti “PIP”) che risultano utilizzate solo in parte per finanziare spese di omologa natura, destinate per il resto a finanziare indistintamente la spesa corrente e ripetitiva.
Una situazione di bilancio piuttosto precaria già nota all'amministrazione comunale ben prima delle promesse elettorali e che esula dalle sentenze citate.
Morale della favola: il Comune è in dissesto finanziario e questo è imputabile a due fattori:
a) debiti fuori bilancio derivanti da sentenze non ascrivibili alla gestione di questa amministrazione comunale;
b) situazione finanziaria degli ultimi 10 anni profondamente debitoria derivante da scelte di investimento sbagliate (Area PIP), scarsa valorizzazione del patrimonio comunale (boschi), spesa pubblica incontrollata (consulenze, indennità del personale), cattiva programmazione dei servizi pubblici (rifiuti, servizio idrico).
Prima che partano le lenzuolate sui muri di Sersale ci corre l'obbligo di sottolineare che:
Nel merito delle sentenze - che condannano il comune a risarcire privati per espropri risalenti a 30 anni fa - è opportuno rileggere e ricostruire l'iter processuale per verificare se e come il comune è stato difeso. Nel rintracciare le responsabilità degli amministratori bisogna considerare le ragioni specifiche per le quali il comune è stato condannato: colpa, mancanze, dolo, o leggerezza processuale.
Nel merito della gestione allegra degli ultimi anni ci sarebbe da fare valutazioni politiche sulle singole voci di spesa, sui singoli mutui contratti dall'amministrazione comunale, sull'opportunità politica di proseguire lungo scelte di gestione notevolmente costose (vedi rifiuti e servizio idirico) che abbiamo sempre evidenziato.
Da queste valutazioni discende anche la necessità per i cittadini di essere messi a conoscenza - da parte di tutti i consiglieri comunali - sulle linee guida per la redazione del piano di rientro.
Come è ovvio saranno i cittadini a dover pagare i debiti comunali, ma è lecito chiedere se TUTTI i cittadini contribuiranno coi loro sacrifici (alcuni pagando più tasse, altri riducendo i propri profitti).
Riteniamo che l'informazione sul nostro futuro è d'obbligo.

1 commento:

luciano ha detto...

io inizierei da questi commenti che si possono leggere sulla pagina facebook del sindaco di Zagarise Pietro Raimondo;
1)Antonio Bulotta raffaele mangiate e scordate, chiedete alla vostra amministrazione cosa avete ottenuto grazie all'impegno e al lavoro del Sindaco di Zagarise. il centro storico lo avete rifatto grazie a chi? quindi basta parlare con persone che sputano dove mangiano. Informatevi su cosa il vostro comune ha ottenuto dall'impegno di Raimondo. informatevi e poi parliamo.
28 febbraio alle ore 19.47 · Modificato

2)in questa pagina del sindaco di Zagarise i commenti scomodi spariscono,.......( Giovanni Acciardo IL servo Bulotta si é svegliato..e riporto il messaggio che ti ho scritto in privato..vediamo chi il baro fra noi due..
16 febbraio alle ore 10.10 ....Bulotta è uno di quelli che i commenti li cancella, poi ci dovrebbe dare qualche spiegazione Wanda Ferro su come vengono dati fondi pubblici, e come vengono spesi.

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