26 luglio 2013

Morti il 4 luglio: dissesto fu!

Dal blog Sersale2012:


Lì dove non riuscirono alchimie finanziarie, dove non ce la fecero stuoli di avvocati e commercialisti... lì osarono le aquile!
I rapaci giudici della Corte dei Conti di Catanzaro, con deliberazione n°30 del 4 luglio 2013 hanno stabilito che:

La situazione esposta, nonostante i chiarimenti prodotti dall'Organo di Revisione e dall'Amministrazione, conferma la inadeguatezza dell'Ente a far fronte regolarmente alle proprie obbligazioni, specie sotto il profilo dei pagamenti, tale da ingenerare ulteriore sofferenza di cassa sui futuri bilanci, soprattutto per la presenza di numerosi debiti fuori bilancio ancora da riconoscere.
[...]
...questa Sezione non può che rimarcare come la situazione finanziaria complessiva del Comune di Sersale rimane estremamente critica...
[...]
... la Sezione ritiene confermata la situazione di DISSESTO.
Poche ineluttabili parole a testimonianza del sonoro e ineluttabile FALLIMENTO di Progetto Sersale.
L'Amministrazione Torchia deve al più presto dichiarare il dissesto finanziario e predisporre tutte le misure correttive al fine di risanare i danni che ha provocato.
Riassunto delle puntate precedenti:
  • con deliberazione n°340/2012 la Corte dei Conti rilevava che, in ordine al rendiconto 2010, il comune di Sersale era incapace di realizzare entrate e finanziava la spesa corrente con entrate a carattere non ripetitivo;
  • con delibera di consiglio n°12/2013 l'Amministrazione Torchia richiedeva la procedura di riequilibrio finanziario sostenendo di poter sanare autonomanente il bilancio (che essa stessa aveva già dissestato con 5.828.567,61 € di debiti contratti esclusivamente da “Progetto Sersale” per il fallimentare PIP di Borda, per le opere alla Porta del Parco, ed altri investimenti senza futuro che hanno ucciso il bilancio comunale!), sperando poi di riuscire a mascherare il dissesto dietro le sentenze di risarcimento in arrivo;
  • con deliberazione n. 17/2013 la Corte dei Conti rigetta la procedura di autocommissariamento dell'Amministrazione Torchia e chiede al comune ulteriori adempimenti per giungere alla procedura di "dissesto guidato";
  • l'Amministrazione Torchia, con delibera di consiglio n°18/2013, ribatte alla Corte cercando di ottenere la procedura di riequilibrio piuttosto che il dissesto: in ballo c'è l'ineleggibilità per dolo o colpa grave degli amministratori di enti dissestati;
  • con deliberazione n°22/2013 la Corte chiede al Revisore Contabile comunale una serie dettagliata di indicatori sui quali stabilire se l'Amministrazione mente sapendo di mentire, o mente non sapendo ciò che dice, e il Revisore fa "una relazione programmatica" nella quale vengono fuori solo aumenti di tasse e tariffe e non vengono esposte le ragioni reali del dissesto: le spese faraoniche ed elettoriali di Progetto Sersale;
Infine la doccia gelata dell'ultima strigliata della Corte dei Conti.
In quest'ultima deliberazione si afferma che "solo a seguito della deliberazione 340/2012 l'Ente si è reso conto di aver raggiunto lo status di ente strutturalmente deficitario" (fino ad allora hanno guidato il comune come dei folli su un'auto senza freni).
Inoltre risulta chiaro come anche nel rendiconto 2011 si siano iscritti crediti non esigibili che hanno realizzato un finto avanzo di amministrazione, come si siano utilizzati fondi vincolati (restituzione tariffe depurazione) per la spesa corrente e non si siano ricostituiti, come il comune abbia fatto ricorso ad anticipazioni di tesoreria per ripianare debiti contratti con privati e fornitori, ma queste anticipazioni non sono state ricostiuite né sono stati specificati gli importi dei creditori (nella sua gestione folle, Progetto Sersale sottrae perfino i fondi vincolati destinati ai cittadini).
Tre situazioni che certificano una gestione della cosa pubblica negli ultimi 10 anni improntata a tre principi:
a) nessuna razionalizzazione della spesa e armonizzazione delle entrate, con conseguente disavanzo nel 2011 e 2012 - tutte spese a sfondo elettorale;
b) sovrastima delle entrate (o uso di entrate eccezionali) rispetto alle uscite che determina la falsificazione dei bilanci 2010 e 2011;
c) tentativo diversivo di far ricadere sulle sentenze (e sulle amministrazioni precedenti) le responsabilità del dissesto.
Su quest'ultimo punto giova riportare testualemente quanto scrive la corte:
Secondo quanto riportato dall'Organo di Revisione, i debiti fuori bilancio che necessitano di copertura finanziaria ammontano a maggio 2013 ad € 2.573.788. Al 31 dicembre 2012, l'importo era invece di € 945.465, in quanto la sentenza di importo maggiore (€ 1.628.322 - eredi Colosimo) reca il n. 20/2013, mentre tutte le altre sentenze risalgono al 2011, 2010 al 2006.
L'amministrazione Torchia sapeva già gli importi delle sentenze fino al 2012 (e poteva anche prevedere gli esiti del 2013) ma ha preferito indebitarsi all'inverosimile (PIP, Porta Parco, muri e muretti) pur di vincere le elezioni. Anche se a farne le spese ora saranno tutti i sersalesi.
A questo punto i sersalesi devono sapere che gli aumenti delle tariffe idriche, rifiuti, dello scuolabus, della mensa, o la riduzione delle feste, dei servizi, delle riparazioni, dei lavori pubblici sono tutti interamente imputabili a Progetto Sersale e all'amministrazione Torchia.
I sersalesi devono inoltre ricordare che questa situazione viene fuori dal fatto che Torchia&Co. volevano vincere facile e hanno intensificato le spese a fini clientelari e di propaganda. Non hanno mai minimamente pensato a razionalizzare il costo dei rifiuti, a ottimizzare il servizio idrico, a chiedere ai debitori del comune il loro dovuto (biomasse). Non hanno mai realizzato una rete di servizi sociali e al turismo autosufficiente, non hanno mai investito su Sersale, ma casualmente fuori dal paese (vedi PIP Borda o Porta del Parco).
Progetto Sersale ha ingabbiato il presente in un nulla politico e progettuale e ha ipotecato il futuro con un debito che pagheremo per almeno dieci anni!
Noi non chiediamo le dimissioni del Sindaco Torchia.
Noi pretendiamo che coloro che ci hanno cacciato in questo guaio risolvano il problema e che se necessario ne paghino le conseguenze davanti alla giustizia.
Per sapere quali giustificazioni accamperà l'Amministrazione Comunale siete invitati al Consiglio Comunale
Venerdì 26 luglio, ore 18.00

25 luglio 2013

QUANDO UNO NON VALE NIENTE ...

Che te ne fai del 25% di consensi e di quasi 9 mln di voti? Il Grande Fratello cibernetico!
L'inconsistenza politica M5S è contenuta in uno sclerotico e autoreferenziale discorso: scontrini, diarie, fedeltà al leader, epurazioni, nemici esterni, giornalisti servi di partito.
Che fine hanno fatto la riforma della politica, la moralizzazione dal basso, la scatoletta di tonno? E il potenziale del MoVimento di Grillo che aveva costretto il PD a non candidare impresentabili, a scegliere Grasso e Boldrini al posto degli Schifani o Finocchiaro?
Grillo non vuole stringere accordi col PdmenoL per estinguerlo e raggiungere il 51% dei consensi; di conseguenza ha umiliato Bersani in streaming facendo apparire Berlusconi abile stratega nonché saggio statista, ha favorito prima le larghe intese per Re Giorgio che hanno impedito a Rodotà di diventare Presidente, poi il governissimo dell'inciucio che suggella la morte di Andreotti con l'eterno ritorno della DC. Praticamente ciò che il M5S più deplorava.
Il MoVimento si è rinchiuso in una diatriba infinita su se stesso. Nel blog dei WuMing1 si trova un'analisi metapolitica del M5S:
[...] il discorso di Grillo/Casaleggio è un mix di vari populismi e miti interclassisti, con fortissimi elementi di liberismo e addirittura di ideologia da destra «anarcocapitalista». [...] Il grillismo ha occupato con un discorso diversivo (contro la «Kasta» invece che contro le politiche liberiste, contro la disonestà degli amministratori anziché contro le basi strutturali del sistema) lo spazio che in altri paesi europei è occupato da movimenti nitidamente anti-austerity, anticapitalistici.
Il refrain “nè destra, né sinistra” è la tipica espressione dei movimenti criptofascisti; la supposta e-democracy della rete sconfina nel politburo o plebiscitarismo post-moderno alla Scientology; il NonStatuto, il NonPartito (e poi la Neolingua, lo Psicoreato orwelliani!), cancellano la democrazia interna e fanno di Grillo il padre-padrone e di Casaleggio un apocalittico marketing leader; adepti che ripetono pedissequamente “vaffanculo, tutti a casa” appena si critica il MoVimento.
Grillo ha poi occupato le battaglie per l'acqua, la Tav o il Ponte, quando erano mediaticamente identificabili col MoVimento o le boicotta quando sono di altri (vedi proposta sul salario minimo, referendum sulla Fornero). Il programma tecnicistico che piace sia ad economisti e ingegneri che ai giovanotti di Casapound è il substrato anarcocapitalista che ingloba “laqualunque”.
Infine la pulsione moralizzatrice per individuare nel ceto politico e nel suo stuolo di pennivendoli un finto nemico del popolo. Il bastaKasta, legittimo in tempi di scandali da tardo impero, è un discorso altamente diversivo, distoglie l'attenzione dal problema vero: il declino italiano non è (solo) colpa di politici corrotti, ma è il risultato del funzionamento del sistema.
Per intenderci: il mantra della privatizzazione (scuola, formazione e servizi a pagamento) ha decretato l'impoverimento della middle class i cui mutui sono diventati titoli spazzatura per le banche; quindi queste, non potendo più sostenere il debito pubblico (quantunque Grecia Spagna e Italia non fossero insolventi), sono state salvate dalla BCE; che ha chiesto in cambio le condizionalità del fiscal compact: privatizzazioni e cancellazione di diritti sindacali e sociali. Una lotta per salvare il turbocapitalismo finanziario. In Italia il 10% della popolazione detiene il 90% della ricchezza: perciò la lotta di classe esiste e la conducono i capitalisti contro i cittadini!
Altrove questo arcano è stato svelato e infatti Syriza, Izquierda Unida, Linke, i movimenti #Occupy – aggregazioni di sinistre e movimenti – conquistano consensi perché ripudiano l'Europa della finanza in quanto sovrastruttura del capitalismo. In Italia no. In Italia ci stiamo impiccando agli isterismi autoritari di Grillo, alle epurazioni, ai clic dei meet-up, ai cinguettii dei debuttanti pentastellati. In attesa del default per svelare il loro paradiso cibernetico, i grillini offrono una cover story al potere, anziché un elemento di disturbo al manovratore, il M5S ha finito per essere il suo inconsapevole strumento: un'arma di distrazione di massa.
Come i luterani: più che riformare la Chiesa, ottennero l'Inquisizione e il silenziamento delle alternative. È per questo che mi sento di parafrasare Grillo: “quando uno non vale niente, deve andarsene”.
1 WU MING (collettivo letterario bolognese della New Italian Epic autore dei romanzi Q, 54, Manituana,) - “Perché tifiamo rivolta nel Movimento 5 Stelle” - Blog GIAP, 27/02/2013



Questo post (già pubblicato in EP su IndiAut il 12 giugno scorso) sarebbe dovuto uscire su LaM, ma questa volta si saranno scordati di me perché La Masnada affronta un parto gemellare: laM 101 & il suo festivaletteratura 'parole erranti', giunto quest'anno alla 10a edizione!

appuntamento perciò a Cropani borgo, piazza duomo, 3 4 5 agosto per celebrare questa duplice nascita letteraria!
ecco il programma:

sabato 3 agosto ore 22:00
radicanto
monologo teatrale di giuseppe mortelliti

domenica 4 agosto
ore 22:00 anteprima
merde di razza pt I di andrea giannasi
su come la cattiveria può essere poesia
ore 22:15
diario del complotto
presentazione del libro di poesia di gianluca pitari con masnadieri a corredo!
musiche di carmine torchia

lunedì 5 agosto ore 22:00
ore 22:00 anteprima
merde di razza pt II di andrea giannasi
su come la cattiveria può essere poesia
ore 22:15
poeti a duello
disfida poetica notturna

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