19 marzo 2014

Dio salvi Sellia Marina

In queste ultime settimane abbiamo assistito impotenti ed attoniti ad un valzer di incontri tra le diverse e apparentemente opposte forze familiari, nelle quali l'argomento principale, l'oggetto del contendere, su cui si sono basate le discussioni pubbliche e non solo, è stata la scelta del "capolista" con la conseguente diatriba per la possibilità di imporre il proprio candidato alla carica di sindaco.
Il risultato: un bel nulla di fatto; una situazione di stallo, con qualche forza, (vedi quelle che fanno capo al vice sindaco Walter Placida e ad altri non meno noti ancora in cerca di una casa), disponibili ad un intervento di maquillage pur di contare qualcosa nell'imminente tornata elettorale.
Si è assistito cari lettori e si continua ad assistere ad uno spettacolo indecoroso. Al limite del grottesco.
Avvicendamenti che ricordano spaventosamente dei ricorsi storici non troppo lontani. Con una moltitudine di liste senza precedenti. Ben 5 possibili al momento.
Perdite di memoria e di ideali pur di accaparrarsi il potere degli uffici tecnici ed il controllo degli appalti.
Assenza di programmi. Intrecci trasversali. Costruzione del consenso sulla statura personale e familiare del candidato. Elogio dell'apparenza. Soffocamento della legalità ed emarginazione delle idee. Esilio della ragione.
Un caos organizzato ad arte, nel quale il divide et impera sta spadroneggiando.
Forse indotto da qualcuno provando a sfruttare la legge elettorale. Forse spinto ed alimentato da un indolente ed avido orgoglio di chi non riesce proprio a fare un passo indietro "per il bene comune". A noi non è dato saperlo. Possiamo solo ipotizzarlo. Quel che sappiamo però è che ciò che ha portato a questi risultati oggi sono l'assenza di morale e di partecipazione, l'assenza di cultura e di prospettiva e cosa più grave la mancanza di lealtà e di cooperazione tra i membri di questa comunità; responsabile di questo scempio tanto quanto lo sono i loro diretti rappresentanti. Parenti ed amici, sempre alla ricerca del consenso clientelare e di una verginità perduta che solo chi ha memoria può considerare tale.

18 marzo 2014

Il programma che fa discutere

Con l'avvento di marzo e l'imminente tornata elettorale l'amministrazione Amelio Placida ha pensato bene, nel clima confusionario che stiamo vivendo, di stravolgere i programmi di raccolta porta a porta dei rifiuti creando non pochi disagi, con il conseguente innesco di polemiche ed errori (spesso dei sacchetti non sono stati raccolti per giorni).
Le principali imputazioni che vengono mosse a questo nuovo programma sono:
Riduzione da tre a due giorni per il conferimento dell'umido che risulta essere il 60% del rifiuto in genere.
La riduzione da due a un giorno per il conferimento della plastica e cosa più grave la millantata presenza di contenitori sul territorio per il conferimento di batterie olio esausto e medicinali, (a meno che non ci si riferisca ai corsi dei fiumi che stanno ritornando a riempirsi).
N.b. i rifiuti organici vengono conferiti in un impianto sito a San Pietro lametino mentre plastica-alluminio, vetro ed indifferenziata più semplicemente alla discarica di Alli.
Se questo è il programma della raccolta differenziata partorito e approvato da questi soggetti figuriamoci come saranno strutturati quelli elettorali vista la loro scissione nell'intento di riacquistare la verginità perduta.

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